Quando un giornale chiude non c'è mai un solo motivo. Quindi tutte e tre le spiegazioni hanno un loro fondamento anche se sono convinto che, nonostante le gravi insufficienze (a cominciare da quelle attinenti alla qualità dell'informazione che forniscono) dei due quotidiani "storici", la realtà è che in Sardegna non c'è spazio per una terza testata, sia in termini di lettori che di raccolta pubblicitaria. Credo che lo stato dell'informazione sarda sia, in fondo, lo specchio esatto delle condizioni dell'Isola: immobilismo, autoreferenzialità esasperata, paura del nuovo e del diverso, dominio pesante del "vecchio" negli schemi mentali, negli atteggiamenti culturali e, ovviamente, nelle figure che ricoprono i ruoli chiave.
"Sardegna 24", al di là degli appiattimenti veri o presunti su Soru, era un giornale insufficiente ancor più di quanto non lo siano "Unione" e "Nuova": roba vecchia che può sopravvivere se ha dietro un secolo di presenza in edicola ma che è destinata a fine ingloriosa se si presenta sul mercato nel 2012 e per giunta in Sardegna.
Quando un giornale chiude non c'è mai un solo motivo. Quindi tutte e tre le spiegazioni hanno un loro fondamento anche se sono convinto che, nonostante le gravi insufficienze (a cominciare da quelle attinenti alla qualità dell'informazione che forniscono) dei due quotidiani "storici", la realtà è che in Sardegna non c'è spazio per una terza testata, sia in termini di lettori che di raccolta pubblicitaria. Credo che lo stato dell'informazione sarda sia, in fondo, lo specchio esatto delle condizioni dell'Isola: immobilismo, autoreferenzialità esasperata, paura del nuovo e del diverso, dominio pesante del "vecchio" negli schemi mentali, negli atteggiamenti culturali e, ovviamente, nelle figure che ricoprono i ruoli chiave.
"Sardegna 24", al di là degli appiattimenti veri o presunti su Soru, era un giornale insufficiente ancor più di quanto non lo siano "Unione" e "Nuova": roba vecchia che può sopravvivere se ha dietro un secolo di presenza in edicola ma che è destinata a fine ingloriosa se si presenta sul mercato nel 2012 e per giunta in Sardegna.