Favorevole a un referendum sull'euro?

9 Comments

  • stefano - 11 years ago

    La questione è che se referendum doveva essere andava posto inizialmente ,non ora che volente o nolente la nuova moneta si è imposta, con grande afflizione degli americani che stanno facendo carte false per abbatterla, perché sia chiaro se l'euro prende il posto del dollaro ne lo scambio commerciale l'america va a farsi benedire. Credo che molti problemi e crisi commerciali siano figlie di questa guerra all'euro.

  • Giovanni_D - 11 years ago

    Più che un referendum sul mantenimento dell'euro o meno, sarebbe più opportuno indire un referendum sulla sovranità monetaria, che è il vero grosso problema dell'economia italiana ed europea. E' il costo del denaro che ingrassa le banche e le lobbies che sono la vera piaga del nostro sistema. In un colpo solo si troverebbe la soluzione al debito pubblico e alla liquidità che sono indispensabili per la crescita e quindi per risolvere il problema annoso e sempre più pressante della disoccupazione.

  • Valazze - 11 years ago

    il quesito del referendum dovrebbe essere: preferite che il vostro stipendio sia pagato in euro oppure il lire? Altrimenti i polli salariati ai quali oggi si fa credere che i loro problemi derivino dall'euro risponderebbero SI al referendum e i furboni che oggi glielo propongono farebbero affari d'oro pagando stipendi in lire e vendendo prodotti in euro.

  • Marco - 11 years ago

    Non c'è l'opzione:"Si sarei anche favorevole ma tanto è inutile visto che dei nostri referendum (tipo quello del finanziamento dei partiti) se ne fregano"???....

  • franco devi - 11 years ago

    Se noi ITALIANI non fossimo SIMIL CAPRE o PECORE, il REFERENDUM sarebbe "DEVOUTLY CONSUMMATION..."

  • Nino Apolloni - 11 years ago

    Noi in Italia non abbiamo mai potuto decidere nulla.
    Decidono per noi i politici autoelettisi o al massimo la Chiesa.

  • robuzz - 11 years ago

    L'euro è stato un cavallo di troia. Nelle sembianze del sogno di unità dei popoli europei si sono costrette insieme aree valutarie totalmente diverse, sapendo che ciò avrebbe provocato crisi, forzando la mano affinché queste crisi provocassero unità fiscale e politica.
    Non è stato considerato che dell'euro qualcuno ne avrebbe beneficiato e controllando le politiche economiche dell'UE quel qualcuno, la Germania in primis, ha tutto l'interesse perché la trappola continui implacabile a tenere prigionieri i paesi dell'area mediterranea.

    La cessione di sovranità è evidente. Il fatto che il paese stia svendendo i suoi pezzi migliori e che sia in atto un processo di rastrellamento della ricchezza delle famiglie anche.
    Se non usciamo dall'euro sarà un'agonia, il cui risultato finale possiamo vederlo in grecia.

  • carlo salanti - 11 years ago

    Prima di imporre scelte importantissime come l'addozione dell'euro era indispensabile consultare chi normalmente paga le consegue vero Mortadella.

  • D'Alessandro Ezio - 11 years ago

    Occorre anzitutto precisare che con il trattato di Maastricht del 1992 la Comunità Economica Europea CEE dissimulò il suo essere MercatoEC nell'U.E., al cui interno nella CE vive integro l'ordinamento giuridico del Mercato CEE.
    Tale trattato firmato dal Governo italiano (Andreotti?) fui poi ratificato dal Parlamento della Repubblica secondo l'art. 80 Costituzione; questo prevede che la ratifica avvenga con legge e le due Camere ratificarono tale trattato internazionale con legge ORDINARIA.
    Invece doveva essere approvato con legge COSTITUZIONALE, cui art. 138 Costituzione, trattandosi della revisione della SOVRANITA' che appartiene al popolo.
    In quella occasione il popolo italiano fu derubato del REFERENDUM cui suddetto art. 138, salvo maggioranza dei 2/3 del Parlamento.
    Allo stato della storia concreta odierna, il Consiglio degli Stati Europei, operante all'interno dell'U.E. evita di firmare un accordo fondante gli Stati federati/uniti d'europa, favorendo surretiziamente lo strapotere della BCE e con esso lo strapotere delle banche centrali di proprietà PRIVATA, esistenti nei vari Stati e ivi prosperando; ciò a causa del principio che i loro Debiti sono Pubblici e i Guadagni Privati, applicato dai vari governanti in danno dei cittadini.
    E' evidente che, se si concorda con tale disamina, occorrono nuovi governanti che agiscano in difesa della SOVRANITA' che appartiene al popolo.

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