Incentivi alle scuole private. Sei favorevole o contrario?

14 Comments

  • LUCIANO ROTTIGNI - 9 years ago

    E' facile notare che solo nei sistemi totalitari, di destra o di sinistra che siano, non c'è libertà di scelta per la scuola dei propri figli. Ora, un semplice operaio difficilmente potrà scegliere la scuola per i propri figli, a causa della sua incapienza: questo è ledere un diritto sacrosanto.
    Dire che finanziare lo studio di alunni e studenti che frequentano la scuola libera è togliere soldi alle scuole pubbliche è semplicemente pretestuoso, fuorviante, insostenibile; infatti i loro genitori pagano le tasse allo Stato come tuti gli altri, perciò i figli debbono potere usufruire degli stessi diritti di tutti di altri. Se poi la Costituzione contiene articoli volutamente ambigui, al riguardo, raddrizziamoli secondo sana, ragionevole, matematica, solare giustizia. Luciano Rottigni

  • Francesca Batacchi - 9 years ago

    Se lo stato dovesse farsi carico delle spese di istruzione di TUTTI gli alunni che frequentano le scuole paritarie andrebbe in bancarotta. Le famiglie fi quegli alunni, che già hanno finanziato la scuola pubblica con le loro tasse, finanziano anche la quasi totalità del costo della privata, alleviando la collettività di una spesa che non potrebbe sostenere. Aiutare le famiglie che ritengono opportuno iscrivere i propri figli presso una scuola paritaria, pur appartenendo ad una c.d. fascia sociale debole, è doveroso e necessario per garantire la democraticità della scelta.

  • Elda Ongis - 9 years ago

    è ora di finirla con queste posizioni ideologiche, è valida la scuola pubblica ed è valida la scuola privata!!!
    Proprio per questo un genitore può decidere ciò che ritiene più opportuno per il proprio figlio, perciò per il diritto di uguaglianza dei cittadini sancito dalla Costituzione, è giusto che i genitori che non usufruiscono di un servizio che contribuiscono a pagare, possano detrarre le spese del servizio che utilizzano.
    Smettiamo di fare demagogia e vedere sempre il male negli altri.

  • Gerbi Grazia - 9 years ago

    Il giorno nel quale i nostri figli avranno una scuola pubblica dove i genitori non saranno costretti a portare la carta igienica, i pennarelli, i materiali di facile consumo, a pagare il "contributo volontario", a pagare i libri nella scuola dell'obbligo, a non avere diritto ad ore di sostegno per le materie nelle quali gli alunni hanno maggior difficoltà, a non avere il sostegno previsto dalla legge per le certificazioni l. 104, a non avere scuole pulite, ben riscaldate, con attrezzature adeguate (dai banchi ai laboratori, alla palestra), con le dotazioni di sicurezza previste dalla legge, e potrei continuare a lungo, ebbene fino a quando la scuola pubblica è ridotta in questo modo indecente non ci sono le risorse per fare nient'altro, questa è una priorità assoluta se vogliamo continuare a rimanere tra i paesi civili e a creare lavoro dignitoso e sostenibile. Questo è il compito del parlamento, è scritto chiaro nella Costituzione.

  • Olga - 9 years ago

    I genitori degli studenti che frequentano le scuole private pagano le tasse come tutti gli altri.
    A loro la scuola costa dunque due volte.
    La scelta della privata non è sempre un privilegio ma spesso una necessità.
    Perchè penalizzare la scelta libera delle famiglie?
    Gli incentivi dati alle famiglie che fanno sacrifici per mandare i figli in istituti privati potrebbero essere di grande aiuto.

    P.S. se non ci fossero le scuole private, la spesa pubblica per l'educazione aumenterebbe notevolmente sia per mancanza di strutture ad accogliere tutti sia per mancanza corpo docente.
    Quindi sono anche un aiuto allo Stato.

  • Giovanni - 9 years ago

    Il quesitonproposto è fuorviante. Non si tratta di dare risorse alle private ma di dare un sostegno economico alle famiglie, consentendo anche a chi ha minori mezzi di poter scegliere liberamente. Questo è quanto accade già in tutta Europa.... Chi è contrario vuole forse che solo i ricchi possano avere la possibilità di scegliere?

  • giovanni - 9 years ago

    Sono perfettamente d'accordo con il NON finanziare la scuola privata, però nel caso VERIFICATO e DOCUMENTATO che non esista alcuna possibilità di inserimento nel pubblico, i genitori di bambini con handicap che usufruiscono del servizio privato dovrebbero essere in qualche modo aiutati.

  • iginio - 9 years ago

    Ho letto i commenti precedenti e vorrei invitare i lettori a rispondere nel merito e non giustificare le sovvenzioni pubbliche al privato perchè nel loro caso non ha funzionato la scuola Pubblica, anzi eliminando il finanziamento alla Scuola Pubblica essa, ovviamente, funzionerà ancora peggio. Meditate gente, meditate.

  • iginio - 9 years ago

    Sondaggio superfluo, il risultato è scontato, siamo contrari ovviamente, perchè come recita anche la costituzione nel merito, gli oneri eventuali sono a carico di chi sceglie l'Istituto privato e non a carico della comunità. Questo anche il nostro premier lo sa ed è per questo che favorisce di nascosto queste realtà, attraverso sotterfugi, quello che un popolo intero non desidera. Medidate gente, meditate.

  • marco - 9 years ago

    Sono un operaio, dopo 25 anni di tasse pagate ho dovuto trasferire mio figlio ad una scuola privata (cooperativa) in 1^ elementare perché le maestre della pubblica oltre a terrorizzare il bimbo erano anche menefreghiste a qualsiasi problema dei bimbi. Da quella classe sono andati via 5 bambini.purtroppo cacciare queste incompetenti è praticamente impossibili. Adesso il bambino va a scuola sempre contento in un ambiente felice, educato e molto attento alle esigenze dei bambini. Premetto che ero fortemente x il pubblico ma ho dovuto ricredermi su tutto. In un solo anno ho cambiato la mia opinione e gli sgravi sarebbero giusti..

  • Mikele - 9 years ago

    Lo studio, la formazione deve essere un diritto di tutti, e deve aperto a tutti. I soldi pubblici devono andare soltanto a strutture pubbliche, e se i privati e le aziende voglio investire sulla formazione si devono avvicinare alle scuole statali e non creare divario. I grandi economisti Bocconiani sono gli stessi che stanno mandando in fallimento l'Italia. La scuola pubblica deve aprirsi all'europa ed innovarsi.

  • ludovica volpi - 9 years ago

    Sono la madre di due ragazzi che hanno frequentato le scuole internazionali in Asia per sei anni, periodo in cui abbiamo tutti seguito mio marito nel suo lavoro di ingegnere civile. Al ritorno in Italia non era pensabile iscrivere i ragazzi al liceo italiano!!! Programmi ed metodi di studio sono completamente diversi. Da qui l'iscrizione obbligata alla scuola americana di Milano con dei costi non indifferenti. Ho presentato un'interrogatoria al ministero, ma mi hanno negato qualunque possibilità di rimborso anche parziale. Questo è uno dei tanti costi che si aggiungono a chi lascia il paese Italia e poi decide di tornare.

  • Giuseppe Locatelli - 9 years ago

    Concedendo un supporto alla scuola privata, per esempo consentendo la deducibilità fiscale della retta base pagata, lo stato risparmia sulla spesa globale per la scuola. Fonti ufficialiali hanno rilevato che il costo giornaliero per un alunno che frequenta la scuola pubblica è qusi il doppio del costo di frequenza ad una scuola privata. Infine non dimentichiamo che se si chiudessero gli asili parificati lo stato non sarebbe in grado di assorbire il numero di posti scoperti.

  • patrizia adamoli - 9 years ago

    genitore di un ragazzo DSA che come tutti i DSA necessità di una programmazione personalizzata e sopratutto di una didattica idonea al disturbo di apprendimento . Nella scuola pubblica purtroppo non abbiamo incontrato insegnanti capaci di seguire anche solo quanto stabilito dalla legge 170 / 2010 . Come tanti altri genitori di DSA abbiamo dovuto superare innumerevoli pregiudizi e ignoranze. Pur non essendo sostenitori della scuola privata ( il figlio grande ha sempre frequentato la scuola pubblica ) solo nella privata abbiamo trovato insegnanti preparati ad un vero lavoro didattico- pedagogico . Ovviamente il tutto ad un costo di cui avremmo fatto volentieri a meno e che va a sommarsi al costo della scuola pubblica ( paghiamo le tasse ) di cui in realtà non siamo mai riusciti ad utilizzare i servizi e che anzi, ha creato innumerevoli problemi a mio figlio. Credo quindi che uno sgravio fiscale sia quantomeno dovuto.
    p.a.

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