Roberto Baggio compie 50 anni: è stato più croce o delizia?
Delizia: è stato il più grande giocatore italiano di tutti i tempi, superiore a tutti non solo per la classe cristallina ma anche per la grande umanità fuori dal campo. Solo la sfortuna gli ha negato le vittorie che meritava.
Croce: molto forte e altrettanto sopravvalutato. Spesso infortunato, non ha mai realmente inciso nelle partite più importanti della carriera: con la Juventus ha vinto poco, con l'Italia ha sbagliato il rigore decisivo a Usa '94, con le altre squadre ha raggiunto obiettivi di secondo piano.
Né croce né delizia: uno straordinario funambolo che per carattere e sfortuna non è riuscito a scrivere la storia del calcio italiano, pur occupandone un posto di rilievo anche in virtù di un profilo da persona comune e non da prima donna.
Roberto Baggio non è catalogabile secondo canoni tradizionali. Non ha avuto la ferocia di Ronaldo e Messi, né la follia di Maradona. E' stato un campione geniale e silenzioso, una persona normale dotata di classe divina. Con lui in campo il risultato non contava: lo spettacolo era Baggio.
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