La tradizione del rumita, tipica della Basilicata nel periodo del carnevale, si chiama così perché:
si tratta di un uomo-vegetale vagante eremita (da questo il termine rumita) che l'ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando un bastone sulle porte delle case
si tratta della maschera del venditore di rum (da questo il nome rumita), tipico dell'800 in Basilicata proprio del periodo carnevalesco, che dispensava rum caldo e dolci agli abitanti infreddoliti
si tratta di Rumita, la maschera della spagnola, così chiamata per il nome, allora molto esotico, della perpetua di uno dei preti più popolari del 1800 in Basilicata, che era solita offrire prelibatezze agli abitanti del paese proprio nel periodo di carnevale
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